Umanizzazione dei luoghi di cura
La Fondazione Maria Teresa Lavazza promuove interventi e progetti per la rivisitazione dei luoghi di cura secondo il principio dell’umanizzazione. Costruire e ristrutturare edifici in grado non solo di garantire condizioni idonee di igiene e benessere psico-fisico, ma di agire in chiave migliorativa sullo stato di salute multidimensionale del paziente e dei suoi familiari e caregiver, emotivamente e fisicamente coinvolti nel processo di assistenza del proprio caro.
La rivisitazione dei luoghi di cura secondo il principio dell’umanizzazione è in grado di garantire anche un miglioramento delle condizioni lavorative per il personale ospedaliero, dotato degli strumenti tecnologici e operativi necessari per un livello di assistenza eccellente del paziente. Un salto qualitativo e di visione, verso un nuovo paradigma: dai “luoghi di cura” della comunità, concepiti e costruiti per minimizzare i fattori di rischio per l’insorgenza di malattie, alla “cura dei luoghi”, ossia ambienti in grado di generare fattori di salute.
Sulla base di tali principi sono stati pensati e realizzati gli interventi che Maria Teresa Lavazza ha promosso a partire dal 2013 per i principali reparti ad alta specializzazione dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Tali reparti rappresentano un vero e proprio modello che unisce a criteri assistenziali innovativi e tecnologici quelli di umanizzazione dei luoghi di cura: tutti gli spazi dei reparti sono stati progettati per garantire ai pazienti approcci terapeutici con il massimo grado di personalizzazione, nel pieno rispetto della persona, della qualità di vita del paziente e del suo caregiver.
Spazi che garantiscono comodità e tranquillità, alleggerendo anche da un punto di vista psicologico l’esperienza dell’ospedalizzazione.
La presenza di diverse facilities consentono al bambino di ricevere terapie avanzate e innovative senza tralasciare l’attenzione alla sua qualità di vita, requisito fondamentale per una presa in carico di eccellenza.
L’ambiente ospedaliero assume un’importanza fondamentale nel processo di cura del paziente: la presenza di un ambiente gradevole, confortevole e luminoso, con un maggior fascino estetico favorisce un miglior stato d’animo nei pazienti e nelle loro famiglie, contribuendo al loro percorso di adattamento alla cura.
La possibilità per i bambini e gli adolescenti di usufruire all’interno degli spazi ospedalieri di spazi per il gioco, per l’educazione e lo svago in generale impatta positivamente sul percorso di guarigione dei malati.
L’obiettivo è quello di creare uno “spazio che cura”, che si avvicini il più possibile agli ambienti di vita quotidiana del bambino e che gli consenta di guardare all’esterno, perché per i bambini, gli adolescenti e le famiglie ospedalizzate tutto quello che c’è fuori assume la connotazione di futuro.