Il Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica costituisce il primo grande traguardo dell’opera di Maria Teresa Lavazza. Finanziato da una serie di importanti attività di raccolta fondi e realizzato tramite l’associazioneAdisco Sezione Regionale Piemonte, di cui Maria Teresa Lavazza ha ricoperto la carica di Presidente tra il 1997 e il 2020, il reparto è stato inaugurato nel maggio del 2013.
Le finalità del progetto di ristrutturazione dello spazio ospedaliero erano due:
- creare uno spazio di sinergia con l’adiacente reparto di Degenza Oncologica al fine di creare un percorso diagnostico terapeutico integrato per il piccolo paziente.
- migliorare la qualità della vita del piccolo paziente durante il percorso di cura della patologia oncologica, creando un luogo che tenesse conto degli aspetti psicologici e sociali del bambino e della sua famiglia.
Il reparto è dedicato al ricovero diurno di quei pazienti che non necessitano di cure o terapie continuative, per i quali si prevede una permanenza nello spazio ospedaliero per il tempo necessario alle visite, prevedendo un successivo loro ritorno presso il domicilio.
Il Day Hospital si estende su una superficie di 700 mq, al quinto piano della struttura ospedaliera.
Il reparto è composto di 8 stanze di diversa capienza, spazi comuni e una cucina attrezzata e può ospitare fino a 26 bambini e adolescenti in cura.
La ristrutturazione del reparto ha determinato anche una riorganizzazione funzionale degli spazi: il corridoio centrale divide il lato destro, destinato alle funzioni di cura, dal lato sinistro, destinato alle camere di degenza dei piccoli pazienti.
Per trasmettere ai bambini la sensazione di un luogo giocoso e sereno che li accompagni nel percorso di cura, gli spazi e gli arredi richiamano un vero e proprio ambiente naturale: ogni camera è identificata da un diverso habitat naturale, con un simbolo e una specifica gamma di colori.
Il contributo più importante per l’umanizzazione degli spazi di cura è stato quello di aver nascosto completamente ai pazienti la visione degli spazi medici, attraverso l’installazione di porte a filo muro nella parete curva, al fine di ottenere un ambiente che trasmetta al piccolo paziente e ai suoi familiari sensazioni di tranquillità e benessere emotivo, per ricreare condizioni di vita simili a quelle godute presso le proprie abitazioni.